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viernes, 24 de febrero de 2012

inmanente temporal

Qui veut en effet sauver sa vie la perdra, mais qui perdra sa vie à cause de moi, celui-là la sauvera.
Que sert donc à l'homme de gagner le monde entier, s'il se perd ou se ruine lui-même ?
Lc 9:24-25


yo te suelto, te dejo andar, por mi propio bien y el tuyo,
me siento en la cuerda floja,
admito mi fragilidad, la tuya
le permito dibujar otro mapa en las lineas de mis manos,
entre sueños vide entre abierta la ventana a mis pies,
el mensaje claro estridente de mi padre
que se siente prisionero esperando su liberación
su temblor me conmueve,
imagino su barbilla sincera tremante
sus mensajes se pierden en el satelite del amor
sin precipitarme le digo que le entiendo.
din don dan suenan las campanas de mi voz
serena,
aguarda, ya llego.



martes, 7 de febrero de 2012

papier grattè

Missing you.
For the movies we used to watch while it  rained 
for the note books that I lost
for the step sound in the snow
for the nights I stood up awake
for all the single earrings that I've lost
for that leather glove that went missing
for the warm touch of your finger tips on my neck
for the peach tree among the rocks
for the little girl that I was
for the bird singing in my grandma's court yard
for the smell of your clothes when my mother's funeral
for the book dust in your library
for the short rides to the air port
for the summer days in that small town near by the black forest
for the conversations while in the car 
for the reedish moon light  that foggy night of october
for the warm touch of your finger tips on my neck
for the warm touch of your finger tips on my neck
m.

Lo spazio è un dubbio: devo continuamente individuarlo, designarlo. Non è mai mio, mai mi viene dato, devo conquistarlo.
I miei spazi sono fragili: il tempo li consumerà, li distruggerà: niente somiglierà più a quel che era, i miei ricordi mi tradiranno, l’oblio s’infiltrerà nella mia memoria, guarderò senza riconoscerle alcune foto ingiallite dal bordo tutto strappato. Non ci sarà più la scritta in lettere di porcellana bianca incollate ad arco sulla vetrina del piccolo caffè della rue Coquillière : «Qui si consulta l’elenco telefonico» e «Spuntini a tutte la ore».
Come la sabbia scorre tra le dita, così fonde lo spazio. Il tempo lo porta via con sé e non me ne lascia che brandelli informi:
Scrivere: cercare meticolosamente di trattenere qualcosa, di far sopravvivere qualcosa: strappare qualche briciola precisa al vuoto che si scava, lasciare, da qualche parte, un solco, una traccia, un marchio o qualche segno.
George Perec

jueves, 2 de febrero de 2012

da "Di soglia in soglia"


Yesterday I remained at home the whole day. waiting for a phone call, sounds funny isn't, it was a sort of appointment. Yet, almost at midnight I got a message, and realize the meeting wouldn't be possible. I went to bed exhausted of waiting for, procrastinating over the impediment to communicate with my beloved ones, I had a dream, a vivid one, interfered with the remembrance of my cat jumping over my bed. I could clearly feel his weight on the edge of my bed, I woke up in the dark trying to see and touch my cat that existed only as a dream, then I'd recognize the room in which I just happened to moved in a few days ago and realize my cat wasn't there at all. It doesn't matter if we live in the telecommunication age, still difficult to approach to the ones you aim to be near by. I don't completely understand the reason, is not a tangible one, remains in the unknown, in the simple possibility or in this case, in the impossibility to meet one another.



Con Alterna chiave.
Paul Celan.
Con alterna chiave
tu schiudi la casa dove
la neve volteggia delle cose taciute.
A seconda del sangue che ti sprizza
da occhio, bocca ed orecchio
varia la tua chiave.

Varia la tua chiave, varia la parola
cui è concesso volteggiare coi fiocchi.
A seconda del vento che via ti spinge
s'aggruma attorno alla parola la neve.

lunes, 30 de enero de 2012

Fragility is in the air

If love be rough with you, be rough with love;
Prick love for pricking, and you beat love down.
 

(Shakespeare, Romeo and Juliet 1.4.4)



-Come on baby light my fire – a man whispered to me this afternoon while I was intending to cross over a busy street towards Galliera square. He was wearing smoky Ray-Ban sunglasses, had a strong southern italian accent and a nicotine smile. It's winter time and this humid foggy square coming right out from the train station sets up for quotes like that one. Blind sight, mid-forties, disobedient attitude with a junky, expensive jacket already giving up on love. 



What we in fact know of the will to power is suffering and torture, but the will to power is still the unkown joy, the unknown happiness, the unknown God. Gilles Deleuze


"Be wise, Ariadne!" Dionysus admonishes her "Must we not first hate ourselves if we are to love ourselves?... I am your labyrinth. Nietzsche



viernes, 20 de enero de 2012

epistola recto

Poichè ho questo legame col segno scritto vi avverto adesso che deve leggersi ad alta voce.
Che non è presunzione di scrittrice, questa lingua che mi si sfugge dalle labbra ve la chiedo ancora in prestito.
Provero a verbalizare questa immagine fantasmagorica di un personaggio che si resiste a morire.
La maledizione che lancia Mercuzio sulle due famiglie secondo me  rapressenttano gli istituzioni,
odierne battezzate con sigle esoteriche G8 FMI NAFTA VTO World Bank, monteschi, capuleti
la cui prima vittima è l'intelletuale.
L'ibris di Mercuzio è in realta la funzione sociale del artista,  nella sua inguaribile tendenza a polemizare, a contradire, a dibattere col pensiero sottile e sua fragilita.
Quello che ci dice per primo, in somma è che l'amore in questi tempi sconvolti non è possibile.
Poi viene l’evidenza. Ecco, a me fa male questa verità alla isabeltina

Un carissimo amico,
compositore contrabasssita italiano, dieci giorni fa è morto da una crudelissima malatia
una sclerosi amiotrófica, che aveva sofferto da due anni
tempo fa aveva deciso di ritornare in Messico per morire,
paese di cui si era inamorato da circa 30 anni.
Io condividevo con Stefano questo amore
ma questo amore è adesso imposibile.
Quello che una volta per Tina Modotti era stato il paradiso degli artisti, adesso non esiste piu.
Le istituzioni in Messico sterminano gli artisti, qualsiasi nozione di polemica o critica, viene perseguita.
Non me ne avevo reso conto, quasi tutti con cui ho fatto teatro siamo gia da per tutto,
a Montreal, a Barcelona a Nantes, a Austin, quasi tutti i miei amici con cui ho colaborato sono fuori dal Messico
Fino adesso non ne ero conscente,
Io me ne sono andata a continuare gli studi cercando di aterrare in qualcosa piu teorica,
soltanto ero dilusa dalla disfatta di tante iniziative progresssite, anichilate in un tessuto sociale ucisso dalla diatriba pseudo politica,  cosi distruto come il tessuto neuro motrice di Stefano.
Avevo deciso di allontanarmi, prendere distanza dal mio amore e cosi forse l'ho tradito perche da lontano  non si possono combatere gli oligarchi.
La prima cosa che mia coinquilina mi ha detto quando ci siamo conosciute è che non sembravo messicana, quello che per lei era un complimento a me ha fato male.
Ma che colpa ne ho io, dei vostri stereotipi.
Que colpa ne ho io della esigenza d’identificazione, Io non sono identica a nessuno e nella alterità non c'e niente che mi sia straneo.
Nelle diferenze mi ci trovo bene.
E che colpa ho di essere antenata d'un paradiso sconvolto.
penso al riclamo della generazione dei mie genitori,
siate realisti e demandate l'impossibile
quindi, ho soltanto questa esigenza, Mercuzio non deve morire e l’amore dovrebbe essere possibile

lunes, 16 de enero de 2012

verso

Se la felicità non appare casualmente,  se non si rivella con l'epifania, se in realtà bisogna impegnarsi a decifrare la sua natura e fomentarla, se non viene ricevuta come privilegio dagli dei, se va tradotta in femminile, piu dinamica che permanente, e la sua materia si dibate continuamente fra apolinea e dionysiaca,  cosa ci resta alle contemplatrici perplesse? Forse osservare con perizia le propie ossesioni per precisarle prima di lanciarsi a perseguirle. 

Sebbene, auguro persistentemente delle sensazione alterate, dei momenti vortice che spingano la mia curiosita al di la del abismo tra fascino e dilusione, vorrei ancora rimanere gitana di cuore e percorrere ancora i senderi che si aprano come favole nei vissetti degli altri. Attraversare, incrociare ancora dei territori interiori di quella prima sconosciuta che e mia sensibilita ma in anzi tutto con la perizia tacita ed il sosiego di un paisaggio costelato di luci mercuriali propie di ogni complessita ontologica, andrei alla conquista delle mie battaglie ancor mille intervenzioni.

Dov'è l'Elegia che mi corrisponde secondo il tempo ed spazio. Se e vero che le parole hanno un pesso specifico con l'anima ribele ma senza conflitto, contente io e le altre, senza fissare ostacoli con le mie passi, aprendomi alle righe dittate da una nuova preistoria di curiosa metalurgia. Allargare dunque gli orizonti affetivi e professionali in somma di vita, per sodisfare il bisogno di incidere in questa realtà ancora sfuggente, prendendo conscienza delle contradizioni che spesso mi provocano in vano ed fanno agire in modo avventato.

viernes, 13 de enero de 2012

letter to absence


Confusion is always the first state of mind when creative process begins...
Will I ever reach anywhere, is there any destination towards this feeling is taking me? The subject asks, pulls to it self. Make me wonder if I will ever get anywhere. Has destination become only an utopia? What’s ahead makes me wonder if I will able to change the way I feel about the past, to make the past as a prison disappear?
I know the answer may relay on the narrative possibility, when I’m ready to tell and write about what happened means that I can deal with it, then I’m ready to go ahead. I don’t want my past to be simply left behind, when circumstances take over I must write a letter. 


Just a letter, even if is not meant to be sent. The letter always holds on the voice of the person who writes it. Evocative voice,  as a whole body held by the power of words... loud ink.