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lunes, 29 de octubre de 2012

As Juliet, I deal with another fear on love


For a girl in Shakespeare's time, chastity was a priceless commodity. Our context differ quite a bit, our perception an reception of sex is different. Nevertheless theres a virtue stigma present still when we deal with intimate relationship and put it on a social context. For Juliet, to lose her virtue, without the prospect of marriage would be to lose herself. In the speech that begins "Thow know'st the mask of nigh is on my face" Juliet reveals quite remarkable self understanding. She's acutely aware that in love the stakes for a woman are far higher than they are for a man. Has anyone wonder why the text let us know the age of Juliet but Romeo's instead is left uncertain. Shakespeare's poetic language becomes the vehicle of both argument and emotion. The fragility of femininity is still present in our days even when the connotations had been modified according to cultural and social contemporary standards.
m.

Poiché ho questo legame col segno scritto vi leggo adesso
che non è presunzione di scrittrice, questa lingua che mi si sfugge dalle labbra ve la chiedo ancora in prestito.
Provero a verbalizare questa immagine fantasmagorica di un personaggio che si resiste a morire.
La maledizione che lancia Mercuzio sulle due famiglie, che secondo me  rapressenttano gli istituzioni,
odierne battezzate con sigle esoteriche G8 FMI NAFTA VTO World Bank, monteschi, capuleti
la cui prima vittima è l'intelletuale.
L'ibris di Mercuzio è in realta la funzione sociale del artista,  nella sua inguaribile tendenza a polemizare, a contradire, a dibattere col pensiero con la sua sottileza, sua fragilita.
Quello che ci dice per primo, in somma è che l'amore in questi tempi sconvolti non è possibile.
Poi viene l’evidenza. Ecco, a mi fa male questa verità alla isabeltina
m.

Un carissimo amico,
compositore contrabasssita italiano, dieci giorni fa è morto da una crudelissima malatia
una sclerosi amiotrófica, che aveva sofferto da due anni
tempo fa aveva deciso di ritornare in Messico per morire,
paese di cui si era inamorato da circa 30 anni.
Io condividevo con Stefano questo amore
ma questo amore è adesso imposibile.
Quello che una volta per Tina Modotti era stato il paradiso degli artisti, adesso non esiste piu.
Le istituzioni in Messico sterminano gli artisti, qualsiasi nozione di polemica o critica, viene perseguita.
Non me ne avevo reso conto, quasi tutti con cui ho fatto teatro siamo gia da per tutto,
a Montreal, a Barcelona a Nantes, a Austin, quasi tutti i miei amici con cui ho colaborato sono fuori dal Messico
Fino adesso non ne ero conscente,
io me ne sono andata a continuare gli studi cercando di aterrare in qualcosa piu teorica,
soltanto ero dilusa dalla disfatta di tante iniziative progressite, anichilate in un tessuto sociale ucisso dalla diatriba pseudo politica.  
cosi distruto come il tessuto neuro motrice di Stefano.
Avevo deciso di allontanarmi, prendere distanza dal mio amore e cosi forse l'ho tradito perche da lontano  non si possono combatere gli oligarchi.
La prima cosa che mia coinquilina mi ha detto quando ci siamo conosciute è che non sembravo messicana, Quello che per lei era un complimento a me ha fato male.
ma che colpa ne ho io, dai vostri stereotipi.
Que colpa ne ho io della esigenza d’identificazione, io non sono identica a nessuno e nella alterita non c'e niente che mi sia estraneo.
Nelle diferenze mi ci trovo bene.
E che colpa ho di essere antenata d'un paradiso sconvolto.
penso al riclamo della generazione dei mie genitori,
siate realisti e demandate l'impossibile
quindi, ho soltanto questa esigenza, Mercuzio non deve morire e l’amore dovrebbe essere possibile
m.

randomness

B, K and T

Bending believes over the pink,
bicolor tissue holding in, blinking
currency inside my pocket none
believe or not- beyond.

Kettles in the sorrow kitchen knocking
over any handkerchief box kindly,
wet tempered sound, kids jelly fingers
remedy for as titanium clip
pinching the moon,
tide to remembrance morning
sheets tied high and low
with your thyme.

Pause some acquaintances
easy territory, my eye
so I even more Capital
some Dog house of the raised.

m.

lunes, 17 de septiembre de 2012

Life is what happens to you while you're busy unpacking


Vorrei continuare a costellare le stelle, cioè continuare a sognare ma è un po’ scontata come postura politica. In realtà un sogno è un’utopia con data precisa. Io vorrei sfruttare nelle espressione dialettali le possibilità vocale e visuale, nella stesura di una drammaturgia video acustica che coinvolga la mia complessità ontologica, non ho mai avuto la minima intenzione di fare arte, ma solo di vivere che... è il modo in cui la cultura del presente tempo, quotidianamente collettivamente senza i nomi propri che il mercato seleziona o individua singolarmente per consacrare al museo o storia dell'arte

Sono nata a Cittá del 1982. Ho una sorella 12 anni piu grande di me con cui ho condiviso in certo senso un'infanzia come figlie uniche nella casa della nonna insieme a mia madre e un padre assente con origini tutti e due nel Michoacan. Un po’ tutta la mia zona è sempre stata una terra di mezzo, un punto d’arrivo o di passaggio per molti che come i miei nonni si sono trasferiti da una realtá agricola, contadina a una urbana cittadina. Una zona variopinta e conflittuale, popolare al contempo.
Fra un spirito d’avventura e un disagio cittadino mi sono decisa a lasciare il DF, scarse opportunità di emancipazione professionale e poi voglia di uscire dalle etichette e gli stereotipi che inevitabilmente ti seguono come abitante di una dei più grandi metropoli del mondo. 
Dal 2003 faccio teatro come attrice e ricercatrice. Ho fatto i miei studi formali nell'UNAM, attualmente faccio la laurea magistrale in Discipline dello spettacolo dal vivo a fra Bologna in Italia e Gent in Belgica, tramite l'Erasmus. Insomma per vivere è possibile fare un mix di attività più o meno correlate tra di loro e così mi piace, amo la varietà e l’avventura di cercare sempre nuove strade. D’altra parte questi significa anche molta incertezza, il precariato all’estremo e a lungo andare può stancare. A volte escono dei bei progetti e uno ci si lancia, ho fatto una breve incursione nel negozio dei libri ma non mi son mai trovata al mio aggio come entrepreneur, magari in futuro.
Ho affrontato all’inizio del mio soggiorno accademico in Italia certe difficoltà linguistiche rivolte alla distanza fra la lingua imparata e la diversitá dialettale che erano quelle meno forti, mentre le differenze culturali in tutti i campi immaginabili, dal lavoro all’amicizia e alla vita sentimentale, erano forse, all’inizio, l’elemento problematico, la cosa da capire, la sfida per decidere se la scelta che avevo fatto per riprendere gli studi accademici faceva per me. E per ora è andata bene, direi.
Per oggi il mio rapporto col Messico è un rapporto molto stretto, anche critico e appassionato allo stesso tempo. Seguo le vicende della politica e della società civile nei limiti del possibile, scrivendo e collaborando a certe iniziative, resto partecipe, molto di meno di quello che mi piacerebbe. Mantengo le amicizie di vecchia data, magari non tutte ma quelle che più contano, e in genere cerco di aprimi a tante nuove amicizie .
Certamente le lenti per vedere il Messico da lontano mettono meglio a fuoco la situazione, come emigrante la lettura del concetto di Patria si è chiarita in molti aspetti che da dentro non si riescono a vedere, anche ad uscire dal rumore informativo, di gossip mediatico che ci confonde solo le idee quando siamo a casa. A volte sento che siamo dei profeti incompresi e vediamo nei paesi esteri pregi e difetti come facciamo nel nostro, ma non siamo capiti o valorizzati, invece penso che chi vive, va, viaggia o torna dall’estero sia una risorsa inestimabile perché davvero può diventare un agente del vero cambiamento e miglioramento.
Certo che mi manca la famiglia, alcuni amici veri, il mio passato e moltissimi luoghi in cittá i cui penso godermi al massimo quando torni. Non mi manca il provincialismo, il centralismo, il calcio e la TV, senza dubbio.
Il Messico è cambiato profondamente negli ultimi anni. Il paese s’è aperto nettamente al mondo ma senza esserne del tutto pronto. Apertura senza regole non è sinonimo di crescita e benessere per tutti come si predicava negli anni 80 e 90. Nazionalismo e revanscismo si mischiano con le tendenze globali e l'urgenza di cambiamento. La democrazia cresce ma è molto giovane e precaria. I movimenti sociali lottano ma sono costretti in logiche arcaiche e tendono a radicalizzarsi senza poi ottenere gran che. L’esperimento di autonomia comunitaria e zapatista in Chiapas era e forse è, tuttora, una gran speranza ma resta circoscritto. Mentre l'Europa invecchia e decade come sistema, in Messico si respira più dinamismo ma con più contrasti. E’ difficile dirlo in poche righe. La magia del Messico potrebbe restare impantanata nella realtà di milioni di poveri, di una giustizia civetta e di un sistema autoritario che stenta a slegarsi dalle vecchie logiche di potere e preferisce la repressione brutale al dialogo, i soldi e i vantaggi per pochi rispetto al progresso e a un sistema più equo.
m.

sábado, 9 de junio de 2012


Bambino perduto: "I pellerossa! Andiamo a prenderli!".
John Darling:"Aspetta un momento. Prima dobbiamo avere una strategia".
Bambino perduto: "Uhm! Che cos'è una strategia?".
John Darling: "È.. un piano di attaco".
Peter Pan. 


martes, 8 de mayo de 2012

verde Lorca


la sonrisa discreta 
que viene de un pensamiento fugaz 
propia de la disposición a la materia

poseer a la vez, algo de serpiente y algo de pájaro 
de colores 
de noche estrellada

En los jardines juego de agua    
y pájaros mil colores    
a lo lejos    el  viento

cercanas las pupilas cristalinas    
y en todas partes        
tanta belleza

dentro de poco nos habremos amado
dentro de poco será verano
dentro de poco estaremos muertos
m.


martes, 1 de mayo de 2012


While getting back home, soaking wet, pedaling my bike in a rainy day I think of the blankness of an empty television set, the t.v. static seen in relation to a lighted billboard or an empty picture frame has some thing more than a reference to minimal Art, yet the statement is undeniably related to this aesthetic in that it refutes the virtual space of these objects as the basic construct.
It is not the purity of aesthetic receivership alone that fulfills the art "coeficcient" or even the formal awareness and cognition of the visual connection that associates one compositional infrastructure, the invisible linkage wich offers its framework of ideological support. Is not absolute, can't be fixed. perception is always circumstantial.
m.


miércoles, 25 de abril de 2012

sogno con mia nonna/ sweet dreams on my grannie's lap


Nel mio paese da molto tempo non corrono più i treni, la grandissima stazione in mia città, un bel edificio con soffitti di altezze metallurgiche è stato trasformato negli ultimi tempi in una biblioteca come parte di un'iniziativa progressista da parte di un governo fintamente democratico .  Confesso che preferisco i treni ai libri.  Sarebbe splendido se all'improvviso tutti i miei libri diventassero dei treni che mi portassero in viaggi transcontinentali.

A mia nonna al contrario non le interessavano i treni giacche preferiva rimanere a casa sua,  i libri invece le piacevano tanto, anche godeva nel più cucinare per gli altri. Nel giorno del suo compleanno il tavolo splendeva di tovaglie di Olanda e Francia, bianche e lunghe, si sgombrava il cortile con il canto dei suoi uccellini.

Alla sua morte le sopravvivono nella mia memoria infantile tante sottigliezze, dettagli evocatori della sua tenerezza sorgono all'improvviso.  Sappiate che fino a sessanta anni mia nonna non sapeva né leggere né scrivere, ma nonostante questo ricamava le iniziali mie e de mia sorella nei fazzoletti.

Le sue dita lunghe si addentravano con perizia nelle sue fini capelli castagni pettinandogli e allungando la sua treccia fino al coccige, operazione che ripeteva su di me tutte le mattine prima di andare a scuola.  Dall'alba fino all'imbrunire il cortile della sua casa si inondava dal canticchiare della dinastia di canarini, cardinali, mirli portati con lei dalla campagna quando raggiunse la città seguendo le tracce lasciate da mio nonno.

Da piccola non gli permisero di andare a scuola ma dovette rimanere a casa ad aiutare sua nonna nella cucina, provvedere all'orto e prendersi cura inoltre delle pecore. Dal stigma di essere figlia naturale, Il fatto che lei imparasse a leggere e scrivere inquietava troppo la sua famiglia che temeva che si svegliasse in lei la pagana provocazione delle lettere d’amore, deplorevole possibilità che aveva rovinato tante ragazze decenti. Dopo molti anni e dopo aver allevato dodici figli decise andare alla scuola per adulti nel pomeriggio . Benché a questo punto li sapesse già a memoria, i salmi e la vita dei santi, quello che lei desiderava di più era leggere a voce alta dal libro in chiesa le lode al signore dei cieli

Mi sembra che scrivendo con l’inchiostro sulla carta si riesca a scrivere piú sentito che nella tastiera del computer, il pensiero cavalca distinto; a volte mi sembra leggere in Balzac la sua piuma di cigno ballare sul lago mentre leggendo Faulkner mi sembra di sentire il galoppo militare della sua Remington. A mia nonna piaceva scrivere a matita sulla carta quadrettata, così poteva calcolare con esattezza la forma delle lettere facendole impeccabilmente leggibili, oppure nei bordi dei giornali imitandone la perfezione della stampa.

Tante volte io, assopita sul suo grembo, involta nel suo scialle filato fine, percepì fra i sogni l'aroma del suo laconico spirito emanato dal sua aneddoto continuo, dalle sue immagine rustiche, di  il viavai al lattaio che lei stessa poi si incaricava di pastorizzare a furia di passarlo sul fuoco piú volte. Da tale alchemica abitudine otteneva una deliziosa panna da spalmare sul pane zuccherato, esclusiva merenda quando dimostravo di meritarla

Sinda adolescente, in un impulso che ora mi sembra trascurabile, io le confessai la mia mancanza di credo, la mia scettica concezione di dio, la mia istantanea sordità al sentire le campane richiamare alla messa. Lei invece salutò questo mondo con un atteggiamento apostolico e dal suo letto di morte esortò alla comunione gli altri malati che condividevano con lei la sala dell’ospedale. Senza dentiera e coi capelli imbiancati improvvisamente, alla fine della fine, la sua fede rimase incolume ed un sorriso accennato l’accompagnó al sepolcro. A me rimase un barattolo della sua marmellata nell'armadio del cuore.
m.

In my country for a long time trains don't work anymore, the greatest train station in my hometown, a beautiful building with heigh metallic ceiling has recently been transformed into a library as part of an initiative by a pseudo-progressive government with democratic pretensesI confess that I prefer the trains to the books. It would be wonderful if all my books suddenly become the trains, and could be taken on  a transcontinental journey. On the contrary, my grandmother had no interest on trains, she did not like leaving her house, but books she loved so much. On her birthday on a table glittered with towels of Holland white and France, would opened out the backyard on a celebration with the singing of her birds. After her death, the surviving child memories  arise suddenlyare so subtle, evocative in details of her tenderness . Know that up to sixty years old, my grandmother could neither read nor write, but despite this she embroidered my initials and my sister in de handkerchiefs.His long fingers are addentravano with expertise in his fine brown hair pettinandogli and stretching her braid to the coccyx, an operation which he repeated to me every morning before going to school. From dawn until dusk the courtyard of his house is flooded by the humming of the dynasty of canaries, cardinals, mirli brought with her from the campaign when he reached the town, following the tracks left by my grandfather.As a child did not allow him to go to school but had to stay home to help his grandmother in the kitchen, providing the garden and also take care of the sheep. From the stigma of being illegitimate daughter, the fact that she learned to read and write too worried that his family feared that she would wake up in the pagan provocation of love letters, unfortunate possibility that had ruined so many decent girls. After many years and having raised twelve children decided to go to night school for adults. Although at this point they already knew by heart the psalms and the lives of the saints, what she wanted most was to read aloud from the book to church to praise the lord of the skiesIt seems to me that writing with ink on paper can write most felt that the computer keyboard, the thought rides distinct, sometimes it seems to me to read Balzac in his swan-feather dancing on the lake while reading Faulkner I seem to hear the military gallop of his Remington. My grandmother liked to write in pencil on graph paper, so he could calculate the exact shape of the letters making impeccably readable, or at the edges of newspapers imitating the perfection of printing.Many times I dozed off on his lap, wrapped in her shawl fine yarn, felt among the dreams of his laconic spirit, the aroma emanating from his daily comings and goings to the market and the milkman who she is then instructed to pasteurize by dint of passing it on fire several times. From this alchemist habit obtained a delicious sweetened whipped cream to spread on bread, unique snack when I demonstrated to deserveSinda teenager, in a pulse that now seem insignificant, I confessed to my lack of belief, my skeptical conception of God, my instant deafness to hear the bells calling to church. But she greeted the world with an apostolic attitude and his death-bed exhorted to communion with the other patients who shared her hospital room. Without false teeth and his hair whitened suddenly, at the end of the end, his faith remained unscathed and went with a smile touched the tomb. I was a jar of jam her closet of my heart.
m.

domingo, 15 de abril de 2012

scrittura immediata prova di questa mattina

pensiero... di compleanno
Un vero miraggio, se c'è un punto d'arrivo per un'attrice e quella della montagna russa, cioè la corsa di adrenalina sarà un caso altrettanto altalenanti i limiti che cambiano il mio volto, progetti, immagini che esprimessero la problematica di essere una giovane universitaria dalla America latina, tanti scatti, una suggestiva provocazione per far riflettere i limiti imposti dal contesto ed anche dalle passioni e dall'intelletto, anello la saggezza, la capacità di comprendere e far propria la razionalità, insistendo sul contatto con la realtà, sull'arte di comprenderla e identificarsi, oppure no, affrontando serenamente, in certi casi eroicamente, gli ostacoli che la vita ci destina, alla fine mi trovo sempre davanti una scelta con relativa libertà, tanto nobile questa accettazione di una volontà superiore che poi in modo travolgente si giunse a supporre che nell'aria circola una corrispondenza agitata, da una lotta continua contro dei sentimenti, forse anche alla scoperta d'un'arma politica, non solo un sentimento basato sulla empatia, il tentativo dunque superare o forse riscoprire se stessa, nella virtù e negli sbagli, per valorizzarne, farne utili e possibilmente sciogliere le dicotomie, Io guardo, la mia casa, le mie cicatrici, quelle vere inflitte alla pelle e quelle ineffabili in attesa di assistere alla prossima sorpresa, alla caccia del tesoro che sarebbe l'alter...ità, poiché non c'e piu, nel atto creativo, nello sguardo del altro, nei paesaggi sconosciuti, nei sogni colorati, nell'orgasmo, nei piedi nudi, nei musei, negli appunti delle lettere ancora non inviate si cerca qualcuno e poi il paradosso perché sarà soltanto un attimo di certezza per poi ribaltarsi all'incertezza di questa vita piena di dualità


« Voyager, c’est bien utile, ça fait travailler l’imagination. Tout le reste n’est que déception et fatigues. Notre voyage à nous est entièrement imaginaire. Voilà sa force. 
Il va de la vie à la mort. Hommes, bêtes, villes et choses, tout est imaginé. C’est un roman, rien qu’une histoire fictive. Littré le dit, qui ne se trompe jamais. 
Et puis d’abord tout le monde peut en faire autant. Il suffit de fermer les yeux. 
C’est de l’autre côté de la vie. »
Céline, Louis-Ferdinand


A true mirage, if there is a point of arrival for an actress is a sort of roller coaster, adrenaline rush,  equally erratic, borders that change my face, projects, images that convey the problematic to be a young woman from Latin America, so many shots, a striking challenge to reflect the limits imposed by the context and also by the passions and the intellect, ring the wisdom, the ability to understand and make their own rationality, insisting on contact with reality, on the art to understand and identify with, or not, serenely facing, in some cases heroically, the obstacles that life provides, in the end I'malways in front of a choice with relative freedom, so noble that acceptance of a superior will then so overwhelming it came to assume that the air circulatescorrespondence agitated by a continual struggle against the feelings, perhaps even the discovery of a political weapon, not just a feeling based on empathy,thus attempting to overcome or perhaps rediscover itself, in virtue and in thewrong, to enhance it, make profits and possibly dissolve the dichotomy, I look,my home, my scars, the real ones inflicted on the skin and those ineffablewaiting to attend the next surprise, the hunting of treasure that would alter the ...ity, since there is no more, in the creative act, in the eyes of another, unknownlandscapes, colorful dreams, orgasm, feet bare, in museums, in notes of the letters not yet sent you looking for someone and then the paradox because it will only be a moment of certainty and then tip over the uncertainty of this life full of duality