Entradas populares

lunes, 19 de marzo de 2012

due parole, citazioni, forse tre

"La leggerezza per me si associa con la precisione e la determinazione, non con la vaghezza e l'abbandono al caso. Paul Valéry ha detto: Il faut ètre léger comme l'oiseau, et non comme la plume". Italo Calvino

A Monica con la speranza che il suo, tuo, nostro dolore sia l'opportunità per arrivare prima e meglio all'incontro con te stessa con la tua propria essenza, autenticamente. Ciecov

Lasciamo da noi spirare l'amore su tutto e su tutti, tutto e tutti accogliamo nel nostro amore: finito sia il tempo degli odi meschini, delle invidie ridicole, delle miserevoli cattiverie. Grande il cuore, tersa la mente, con la volontà abbattiamo gli ostacoli sul nostro cammino; nel cuore accogliamo dolori, e piaceri, amori e odi, bene e male; la mente vigili sopra. Ci vampino nell'anima le passioni, discioglieranno quanto accogliemmo; poi getteremo la materia incandescente; e sarà a la creatura forte di spirito e di membra. Arte dell'avvenire. Bruno Corra


Io ho perso il paradiso il giorno in cui senti i suoi passi entrando nella mia stanza, mi svegliò accendendo le luci e chiese  di alzarmi subito ed andare con lei. Io non capii perché mi svegliava così presto, ne ho ancora presente quel lampeggiare delle lampadine. Mentre le chiedevo singhiozzante di spingere, giacche mi faceva male agli occhi,dalla soglia della porta sentii la voce de mi babbo chiedendole con quella pazienza sua, di aspettare, di restare. Anch'io le chiese di lasciarmi rimanere a letto ma le coperte erano già tolte ed fini di metterme il giubbotto, dandommi le braccia mi disse che da quel momento dovevo chiamarla mamma. In quel momento, mia madre, a chi chiamavo in chiave infantile: Ciela, mi chiedeva con quel gesto di rivendicare un'autorità che non aveva mai imposto prima. Mi messi in machina, accanto a mia sorella che era anche lei in pijama e giubbotto. Questa fu l'ultima volta che vidi mio babbo. Oggi è stato il suo compleanno, gli o ho fatto gli auguri su Skype era contento ma dal confine dello schermo percepii  i suoi mani tremanti, mi lasciano intranquila, mi sveglio a mezza note senza sapere dove mi trovo, ancora mi chiedo se è questo il mio letto, non mi sembra averlo visto prima di adesso, non riesco a riconoscere quello che mi è intorno. Mio padre invece non ha problemi per dormire, un effetto secondario della dopamina lo mette in un stato di letargo quasi permanente. Io gli chiedo di spingere le pastichie per il Parkinson e venire a trovarmi.
m.

jueves, 15 de marzo de 2012

double edge


Mirror feeling 
sleeps inside every one of us
though the screen
looking for someone
reaching you
finding myself
gaze from heart beat
inside, lies every one
looking forward
looking for you

shared illusion
knocking at the door

playing a few cards, 
unsent letters
couple of thoughts
as tangled mermaid hair 
resting my plum head 
beyond the interval

roaming for somebody
found a puppeteer

holding on melting snow flakes
is there any one 
still
no answer 
just dazzled by the charisma of Pierot
by the shallow side,
among the river stones,
on whirling stairs way,
crossing over the bouncing bridge

on every face
every horizon
every vertical
root
cord
parfeum
on every piece of cloud

While sleeping I feel a smile drawing over my face
over yours as well
coucou bird
while the morning opens up